Appuntamento con il thread più seguito di Filmscoop,quello aggiornato dalla mia bella amica Dylva dedicato alle citazioni cinematografiche.Un appuntamento ormai tradizionale del week end,con venti frasi selezionate con cura fra le quali,questa settimana,opto per quella tratta dal misconosciuto,sfortunatissimo e altrettanto bel film di Cimino I cancelli del cielo.Recita testualmente:”- Dimmi, James. Li ricordi, tu, i bei giorni andati?
– Ogni anno che passa, sempre di più.” Una bella frase,vera sopratutto.Grazie a Dylva e a voi…
Li conoscete quei bassi? Ai Vergini, a Forcella, ai Tribunali, al Pallonetto. Neri, affumicati,
dove l’estate non si respira… dove non ci stanno luci nemmeno a mezzogiorno.
In uno di quei bassi ci stavo io, con la famiglia mia. Quanti eravamo… una folla!
La famiglia mia non lo so che fine ha fatto, non lo voglio sape’, non lo ricordo.
Sempre con la faccia voltata! Sempre in urto l’uno con l’altro!
Ci coricavamo senza dirci buonanotte e ci svegliavamo senza dirci buongiorno.
E u’ calure… u’ calure… la sera ci mettevamo intorno alla tavola un piatto grosso
con non so quante forchette. Una sola volta mio padre si interessò di me.
Quando me lo ricordo, tremo. Tenevo sedici anni, disse: “Ti sei fatta grande e qua non ci sta da mangiare, tu lo sai?”.
Sedici anni… passavano le signorine vestite bene con certe belle scarpe e io guardavo. Passavano sotto braccio ai fidanzati.
Ci stava uno che qualche volta mi aiutava: un fornaio. Mi dava i taralli, il pane fresco…
d’inverno quel forno era un sollievo. Ma mio padre aveva ragione, mi ero fatta grande.
Se ne accorse pure il fornaio.
Dal film Matrimonio all’italiana di Vittorio De Sica (1964)
– Nonno, cos’è che ti consuma?
– Nulla, Eliseo, nulla.
– So che le tue parole mi suoneranno oscure, ma un giorno capirò. Me l’hai detto tante volte.
– Ciò che mi consuma è la mia stoltezza… . Ancora una volta la felicità ha battuto invano
alla mia porta.
– E tu non hai aperto?
– Sono stato sordo. E ora languo.
Dal film Pane e tulipani di Silvio Soldini (1999)
E’ facile per questi giovani essere qualcosa dal momento che, con tanta evidenza,
non sono niente.
Dal film Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave di Sergio Martino (1972)
In questo mondo ci sono solo due tragedie: la prima è quella di non ottenere ciò che si vuole,
la seconda è di ottenerlo.
Dal film Wilde di Brian Gilbert (1997)
È proprio vero che ci si può innamorare di qualunque persona: anche della più buffa,
strana, triste.
Dal film Caro Michele di Mario Monicelli (1976)
Mi stia a sentire: lei non è qui per fare indagini su una storia che tutti vogliono
dimenticare.
Dal film Il nascondiglio di Pupi Avati (2007)
Un piccolo consiglio sui sentimenti, ragazzo: non aspettarti che siano sempre una gioia.
Dal film Gente comune di Robert Redford (1980)
La cosa che rende tutto difficile non è che per te sia andata male.
Ti fa più incazzare che per tanti altri sia andata bene.
Dal film Qualcosa è cambiato di James L. Brooks (1997)
– I suoi occhi… laghi gemelli di gioia e d’ebbrezza in cui ogni uomo
sarebbe felice di annegare.
– In quale dei due?
Dal film Il principe e la ballerina di Lawrence Oliver (1957)
Io aiutavo i vecchi e i minorati ad attraversare la strada, e poi in pieno traffico
gli sfilavo i portafogli, e li piantavo li come i chiodi.
Dal film Anche gli angeli mangiano fagioli di Enzo Barboni (1973)
Cioè a me non c’era nemmeno bisogno ‘e me torturà.
A me bastava ca dicevano sulamente: guarda che se non parli forse ti torturiamo, immediatamente parlavo,
scrivevo, si nun capivano facevo ‘nu disegno!
Dal film Ricomincio da tre di Massimo Troisi (1981)
Azotemia magnifica, glicemia eccezionale, colesterolo delicatissimo,
trigliceridi fantastici, urine meravigliose. Complimenti!
Dal film Sette chili in sette giorni di Luca Verdone (1986)
Un’amante fedele, un bagno di lussuria… una gran cagata!
Dal film Alla mia cara mamma nel giorno del suo compleanno di Luciano Salce (1974)
I domestici sono nemici pagati. Io il mio non lo pago per non offenderlo.
Dal film Signori si nasce di Mario Mattòli (1960)
Wendy, tesoro, luce della mia vita! Non ti farò niente.
Solo che devi lasciarmi finire la frase.
Ho detto che non ti farò niente. Soltanto, quella testa te la spacco in due,
quella tua testolina te la faccio a pezzi!
Dal film Shining di Stanley Kubrick (1980)
Forse la giovinezza non è altro che credere che il mondo sia fatto di cose inseparabili:
gli uomini e le donne, le montagne e le pianure, gli esseri umani e gli dèi,
l’Indocina e la Francia.
Dal film Indocina di Régis Wargnier (1992)
Sta’ molto attenta alle buone azioni, cara.
In primo luogo costano troppo, e poi non sono mai sincere.
Dal film Sorrisi di una notte d’estate di Ingmar Bergman (1955)
– Dimmi, James. Li ricordi, tu, i bei giorni andati?
– Ogni anno che passa, sempre di più.
Dal film I cancelli del cielo di Michael Cimino (1980)
Un little precisation America. Voi americani dite sempre la parola bastardo,
lo sai perché? V’o dico io. Perché c’avete una lingua molto, ma molto povera.
Perché se io mi volessi abbassare a rispondere al tuo bastard,
che a noi ce fa proprio ride, io ti potrei dare: del figlio di madre ignota,
del rotto nel posteriore, ti potrei mandare a fare nel medesimo,
potrei fare appello anche ai tuoi morti, con eventuale partecipazione
de tu’ nonno in carriola, opzionale, e coinvolgere tua sorella,
notoriamente incline allo smandrappo e all’uso improprio della bocca,
e allargà il discorso a quel grandissimo Toro Seduto de tu’ padre,
a sua volta figlio di una città di cinque lettere cantata da Omero,
che tu ‘n sai manco chi era perché sei ignorante. Are you ignorant!
Dal film Il tassinaro di Alberto Sordi (1983)
Una vita tracciata è una vita chiusa, può essere sopportata ma non può essere vissuta.
Dal film La locanda della sesta felicità di Mark Robson (1958)
